Venerdì 28 aprile: PALABANDA

 

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Cari amici,

il 28 aprire alle 21 allo Spazio Fucina teatro della Vetreria torna Palabanda!

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PALABANDA

di Luciano Marrocu,

regia Rita Atzeri,

con Marcello Armellino, Rita Atzeri, Pier Paolo Frigau, Fausto Siddi, Franco Siddi, Riccardo Montanaro e Piero Marcialis.

Produzione Il crogiuolo –  Miele amaro

Dice Luciano Marrocu «Palabanda è una azione teatrale incentrata su tre quadri animati da personaggi, alcuni storici altri di fantasia, collegati al tentativo insurrezionale -la “congiura” nella tradizione- di Palabanda. Negli ultimi mesi del 1812 un gruppo di democratici cagliaritani, più esattamente del quartiere di Stampace, tentarono un’azione insurrezionale volta probabilmente a rovesciare la Corona, che ancora in quegli anni aveva sede a Cagliari. L’azione, si può dire, fallì ancora prima di iniziare e fu seguita da capillare repressione che ebbe il suo acme, l’anno successivo, nella condanna a morte, eseguita, del capo della “congiura”, Salvatore Cadeddu. Nella casa di costui, a Palabanda, un angolo del quartiere di Stampace, si erano svolte le riunioni preparatorie della “congiuria” e in questa casa viene messo in scena il primo dei dialoghi teatrali, del tutto immaginari, che si svolge pochi mesi prima della “congiura” e vede intervenire, insieme a Salvatore Cadeddu, alcuni suoi familiari e amici. Anche il secondo dialogo teatrale, vede in scena Salvatore Cadeddu, a confronto col quale vediamo una sua “figlia d’anima”, Efisia e il figlio Gaetano. L’azione si svolge nel gennaio del 1812, pochi mesi dopo il fallimento della “congiura” e pochi mesi prima della cattura di Cadeddu. Si tratta di una riflessione sul fatto che le rivoluzioni vanno quasi sempre storte. Del terzo quadro teatrale, che si svolge circa vent’anni dopo i fatti principali, è protagonista Don Lollotto, un modesto nobilotto quartese attratto suo malgrado nella cerchia rivoluzionaria dal suo amore per Efisia, femme savante ed eroina romantica della Cagliari di primo ottocento. Don Lollotto, forse ubriaco, confessa al servo Basilio il suo amore per Efisia e fa le sue considerazioni sulle cose del mondo. Ognuno dei tre quadri è preceduto dall’intervento di una voce narrante che delinea il contesto storico e sociale e ci introduce ai personaggi e al loro mondo morale»

Il bel testo di Luciano Marrocu offre, dei protagonisti di quella che è ricordata come la “congiura” di Palabanda, un affresco così vivido da renderli personaggi vivaci e brillanti, con cui interpreti e pubblico hanno piacere di intrattenersi.

ECCO IL TRAILER